Mi è capitato di lavorare con diversi linguaggi di programmazione: alcuni li ho studiati per lavoro, altri perché previsti negli esami universitari e altri ancora per puro e semplice piacere. La scelta di un linguaggio dipende dal tipo di progetto e dalla macchia su cui dovrà girare e anche se, teoricamente, potrei scrivere qualsiasi programma utilizzando per esempio il C, questo non è sempre conveniente. É vero che il C, per le sue caratteristiche, mi consente un controllo pressocché completo di una macchina, ma perché scomodarlo, per esempio, per un’applicazione sul web? O una routine di pulizia del PC? Di seguito riporto l’elenco dei linguaggi con cui, finora, ho lavorato, ma non nell’ordine cronologico in cui li ho imparati, ma partendo dal più “anziano”.
Senz’ombra di dubbio, il linguaggio più vecchio che ho utilizzato è il FORTRAN, nella versione FORTRAN 77 (siamo quasi coetanei!), che imparai in ambito universitario. Il FORTRAN (non è un caso che lo scriva in maiuscolo perché i primi computer IBM non supportavano le lettere minuscole e i nomi delle versioni del linguaggio fino a FORTRAN 77, che è stata l’ultima versione in cui il set di caratteri Fortran includeva solo lettere maiuscole, erano solitamente scritti in maiuscolo) é stato sviluppato nel 1956! Di seguito alcuni degli aspetti più curiosi di questo linguaggio (almeno quando l’ho imparato, le versioni più recenti hanno perso alcune delle caratteristiche iniziali):
- Ogni riga non può contenere più di 72 caratteri;
- Ogni istruzione può utilizzare solo le colonne dalla 7 alla 72 (ricordo delle schede perforate a 80 colonne);
- La C nella colonna 1 indica che quello che segue è un commento;
- I nomi dei programmi e delle variabili non possono avere più di 6 lettere;
- I nomi di variabili che iniziano con lettere dalla A alla H o dalla O alla Z indicano variabili di tipo Real, i nomi che iniziano con lettere dalla I alla N indicano variabili di tipo Integer….
ci sarebbe anche dell’altro ma lo lasciamo scoprire ai più curiosi. Per chi vuole imparare una versione decisamente più moderna lascio un link https://fortran-lang.org/
Lasciamo il FORTRAN e facciamo un salto di 8 anni e troviamo, nel 1964, il BASIC acronimo di Beginner’s All-purpose Symbolic Instruction Code ovvero “codice di istruzioni simbolico multiuso per principianti“. Il dialetto di BASIC che ho utilizzato è il Il GW-BASIC Graphics and Windows Beginner’s All-purpose Symbolic Instruction Code, sul mio bellissimo 286 datato 1988. Per chi vuole approfondire l’argomento rimando alla pagina di Wikipedia.
Il linguaggio successivo è il Pascal, linguaggio presentato nel 1970 che imparai grazie a mio fratello. Un linguaggio strutturato a scopo didattico, che abbandonai ben presto per passare al C.
Con il C, linguaggio presentato nel 1972, iniziano le soddisfazioni e la scrittura di programmi finalmente utili. Nello specifico ho iniziato a scrivere codice con il mitico Turbo C della Borland (per il C non lascio link, basta fare una semplice ricerca per trovare di tutto). Tutt’ora continuo a scrivere codice in C e nelle sue derivate, per esempio per Arduino, e altri microcontrollori, ovviamente con compilatori più moderni.
Undici anni dopo il C, arriva il C++ (1983) con il quale però mi sono divertito molto meno che con il C: sono sempre stato più affascinato dalla gestione a basso livello della memoria.
Quando ho iniziato ad occuparmi di web, ho studiato il PERL, linguaggio nato nel 1987.
Essendomi imposto di elencare i linguaggi in ordine di anzianità devo citare qui Python perché è stato ufficialmente rilasciato nel 1991, anche se, per me, è stato l’ultimo ad essere studiato. Il nome di questo linguaggio fu scelto per la passione dello stesso inventore, Guido Van Rossum, verso i Monty Python.
Nel 1995 vengono presentati tre linguaggi e li scriverò nell’ordine in cui li ho studiati:
- Java, che non mi ha mai appassionato più di tanto;
- PHP, con cui ho scritto il maggior numero di righe in assoluto;
- Javascript, il cui nome ha creato e continua a creare tanta confusione.
L’ultimo nato, è quello che meno di tutti mi ha appassionato. Studiato per realizzare dei lavori sul web e mai più utilizzato l’ASP vede la luce nel 1996. Mi piace talmente poco che non lascio nessun link.